venerdì 23 gennaio 2009

Una pallottola incompresa - Capitolo 1



L'odore della polvere da sparo era ancora presente nella stanza,l'investigatore privato Jhon Wood lo sentiva chiaramente,era inconfondibile per lui , un pò come per noi il profumo del caffè appena alzati.
Il cadavere del Dottor Frey era ancora sulla poltrona,dove lo avevano ucciso mentre stava leggendo il quotidiano del giorno prima,la scena del crimine ormai era piena di agenti della polizia locale.
"Buongiorno commissario Anderson che si dice?"

Il commissario preso alla sprovvista fece cadere il sigaro che teneva fra le dita.

"Maledizione Wood, mi hai fatto prendere un colpo e poi che diamine ci fai qua?
Questa è una scena del crimine e solo la polizia può stare qui,non è certo un posto per un investigatore privato da 4 soldi come te!"

"Diciamo che l'investigatore da quattro soldi come dici tu è stato chiamato dalla sorella della vittima,mi ha chiesto di investigare sull'omicidio del fratello ,mi sa che non si fida molto della polizia.Comunque avrei delle cose da chiederti,per esempio l'ora del decesso e se avete trovato l'arma del delitto o qualche altro indizio,naturalmente non vi intralcerò nelle indagini e anzi, ogni volta che scoprirò qualcosa sarete il primo a saperlo"

Il commisssario ora guardava Wood come a volerlo fulminare, poi i muscoli del viso iniziarono a rilassarsi e lasciarono largo ad un sorriso.

"Wood il caso è risolto, si tratta di suicidio mi sa che questa volta la tua cliente non ti darà un dollaro,il dottor ha deciso di farla finita verso le 22:00 con un colpo della sua calibro 9 regolarmente denunciata,un colpo dritto in mezzo alla fronte,l'arma è li per terra a breve avremo la perizia della scentifica sulle impronte"

Wood si avvicinò lentamente alla vittima,osservò il foro d'entrata del proiettile e poi guardo da dietro lo schienale della poltrona.

"Commisario lei dice che è stato suicidio,quindi mi deve spiegare alcune cose.
La pistola è una calibro 9,voi la conoscete bene visto che la polizia ne utilizza un modello simile, mi dica come è possibile che il proiettile da una distanza cosi ravvicinata non abbia avuto la potenza per trapassare cranio ,poltrona e andarsi a conficcare sul muro che dista solo un metro e mezzo dal punto dove la pistola si pensi abbia fatto fuoco?Ho un'altra osservazione da fare,se io volessi uccidermi il giornale lo appoggerei sul tavolo,perchè invece e li buttato per terra aperto sulla pagina sportiva?"

Il commissario ora era di nuovo nervoso,si avvicinò al cadavere e come aveva fatto Wood guardò dietro lo schienale,poi prese un accendino dalla tasca e accese il sigaro

"Mi sa che forse stavolta siamo stati un pò precipitosi, Wood tu hai gia in mente qualcosa?"


"Non posso esserne sicuro perchè al momento abbiamo pochi indizzi e non abbiamo i reperti della scentifica,io però mi sono fatto una mezza idea."

L'investigatore fa cenno al commissario di seguirlo ,poi si allontana di circa tre passi in direzione opposta a quella in cui si trova il cadavere,si ferma sotto l'arco che da sull'altra stanza.

"Commissario io penso che l'assassina abbia chiamato il dottore da qui,quest'ultimo a spostato con la mano destra il giornale che stava leggendo e BOOM un colpo dritto in fronte"

Il commissario Anaderson fece un cenno con la testa per far capire che aveva capito.

"Si forse è andata come dici tu,ma perche sei così sicuro che sia una donna l'assassino?

"Chi l'ha ucciso doveva sapere bene dove il dottore teneva la pistola ,l'assassina era in casa e Frey lo sapeva; ora avendo questi indizzi non nota nulla di strano?"

Il commissario fece di no con la testa

"Commissario la vittima indossa una camicia da notte,mi dica lei ne ha una?E se si quando se la mette?"


"Si io ne una simile ,la indosso di solito dopo cena quando io e mia moglie ci sediamo in salotto a guardare la tv.Forse ho capito,io non indosserei mai la camicia da notte se in casa ci fossero ospiti,quindi lei mi dice che il dottor Frey si sentiva in intimità con la persona che in quel momento era in casa con lui"

Wood fece un cenno di assenso, poi prese una sigaretta dalla tasca dell'impermeabile,con un fiammiffero l'accese e inspirò avidamente il fumo.L'investigatore faceva sempre cosi quando riusciva a far capire una sua teoria a qualcuno, era come la sigaretta dopo il sesso ci vuole, ci sta.

5 commenti:

  1. la sigherette ci vuole e ci sta dopo il sesso..io dovrei insegnare a fumare al mio pc..

    RispondiElimina
  2. bella questa è venuta anche meglio dell'altra storia ;) ma le sigarette ci devono stare per forza?? Io odio il fumo...uffa! Niente tabacco per me dopo il sesso grazie, ma magari un bicchiere di latte e menta si! :)

    RispondiElimina
  3. diciamo che in tutti i noir che ho letto da simenon a chandler ecc,i commissari e gli investigatori,fumano come turchi(sigari,sigarette,pipa) e bevono come spugne!

    Peter io credo che un tipo come te non abbia bisogno del pc.

    Fabio io odio il fumo,ma non mi metterei mai a bere latte e menta dopo il sesso,ghghghg,magari un buon caffè.

    RispondiElimina
  4. E mi sembrava di capire che la detective story non ti interessasse. Comunque un racconto davvero bello. Si preannuncia una storia davvero intrigante.

    RispondiElimina
  5. Interessante. Vediamo come si evolve.

    Per Peter: AHAHAAHAHAHAH GRANDE! XD
    Questa battuta me la rivendo. :P
    Mi hai steso!

    RispondiElimina