martedì 15 settembre 2009

ESORDIO




Questo è il mio esordio nel mondo del fumetto.
Ho sceneggiato una storia breve per l'albo " nuovi mondi ", edito Alienpress e Doubleshot,le matite sono di Umberto Petroncelli,in arte "umi del mare".
L'albo è composto da storie di esordienti come me e di grandi del fumetto italiano,tra cui Recchioni,Bartoli,pontrelli ecc ecc ecc.
Sono felicissimo finalmente l'impegno che ci metto sta dando qualche frutto,naturalmente spero sia solo l'inizio......

L'immagine sopra è la copertina fatta dal grande Decubellis, l'albo uscirà a Lucca spero vi piacerà...

giovedì 3 settembre 2009

la rabbia di un lupo


30 agosto 2009

Ogni giorno è peggio,non riesco più a trattenere dentro di me la parte irrazionale,ci ho provato in molti modi in questi giorni ma senza risultato.
Tutto è iniziato per gioco e ora devo sopportare la cruda realtà.
Mi chiamo Giorgio e faccio parte della guardia forestale,lavoro nell'Appennino abruzzese,dopo il terremoto tutto è cambiato compresa la mia vita e quella di Anna,la mia compagna.
Era venerdi me lo ricordo bene, Anna era tornata a casa in lacrime,le avevano appena dato la lettera di licenziamento.La sua azienda una grossa clinica medica,aveva deciso di utilizzare i suoi dipendenti come merce da ricatto nei confronti della regione che, aveva la colpa di non dargli nuove convenzioni.Io cercavo ci consolarla in ogni modo ma non serviva a niente,nulla riusciva a fermare quel fiume di lacrime.Anna era delusa, soprattutto dal suo primario il quale aveva nascosto tutto fino alla fine, diceva a tutti di stare tranquilli che non sarebbe successo nulla ed ora lui, in pensione, lavorava al posto suo e di altri 7 colleghi.
Facevo il turno di notte quel giorno e decisi che forse era il caso di uscire prima,volevo passare al bar di Marco avevo bisogno di bere.
Era da tanto che non bevevo e quindi l'acool ci mise poco a rendermi privo di ogni razzionalità.
Marco vedendomi in quello stato mi tolse le chiavi dell'auto, decisi quindi di fare la ronda notturna a piedi. In quella settimana i lupi avevano iniziato a colpire e a farne le spese erano le pecore degli allevatori della zona che, avevano promesso di vendicarsi con le loro mani.Io dovevo fare in modo che questo non accadesse.
Era mezzanotte, il freddo non era abbastanza forte da darmi fastidio questo, grazie anche a tutto il rhum che mi ero bevuto. Seguivo il sentiero principale, quello percorribile con le auto,
all'improviso sentii dei rumori arrivare da dietro alcuni alberi,illuminai con la torcia ma non vidi nulla,mi avvicinai cautamente con la mano sulla pistola di ordinananza.
Niente.Forse era stato solo il vento,mi girai per continuare la mia ronda notturna ma mi dovetti fermare immediatamente.Un lupo era proprio davanti a me,un grosso maschio a pochi passi mi guardava fisso negli occhi, non dovevo muovermi i lupi non attaccano l'uomo se non sono messi alle strette.Il lupo però rimase fermo a fissarmi,non so perchè ma iniziai a parlargli, quel povero animale fu sommerso dai miei problemi per circa 30 minuti,alla fine pensai bene di chiedergli un favore ,dovevo essere proprio ubriaco :

"Non sai quanto desideri la tua liberta... Puoi vagare indisturbato tra queste montagne senza che nessuno possa fermarti,vorrei un pò della tua rabbia... vorrei fargliela pagare alla gente che ogni giorno calpesta me e le persone che amo"

Il lupo rimaneva immobile davanti ,mi guardava fisso negli occhi.

"Ho sentito tante storie da ragazzino,persone morse da lupi che prendevano poi loro stesse le sembianze del loro aggressore.... Non è che potresti mordermi?"

Il mio corpo si mosse da solo,mi stavo avvicinando al Lupo che all'improvviso inizio a mostrae le sue zanne ,i lupi non attaccano se non sono messi alle strette, be io me l'ero proprio andata a cercare.
L'attacco dell'animale fu fulmineo, mi morse al braccio sbattendomi a terra, cercai di staccarmelo da dosso in ogni modo e alla fine ci riuscii.
Il lupo con il muso ancora sporco di sangue mi guardò ancora fisso ,in quel momento mi accorsi che non era un'animale che mi stava fissando, era un diavolo i suoi occhi erano tizzoni ardenti.Un attimo dopo l'animale era scomparso tra gli alberi e io avevo il suo ricordo impresso nel mio braccio.
Tornai a casa e mi inventai una scusa, non volevo che la gente pensasse che ora i lupi attaccassero anche l'uomo.
Da quel giorno le cose cambiarono,non mi trasformavo in lupo nelle notti di luna piena,non avevo ne zanne ne peli, quell'animale aveva esaudito la mia richiesta.La rabbia dentro di me cresceva di giorno in giorno,ero diventato intrattabile.Anna un giorno tornò a casa,era come al solito triste mi disse che il suo primario stava mettendo in difficolta lei e i suoi colleghi e che ora, pensava di trasferirsi in Lombardia dai suoi genitori, forse lì avrebbe trovato più facilmente lavoro.L'idea che Anna potesse allontanarsi da me mi fece scoppiare,presi l'accetta per tagliare la legna e mi diressi verso il bosco.
Quel giorno tre alberi perirono sotto i miei colpi,tre povere anime innocenti,giurai che avrei vendicato anche loro.Il lupo mi aveva donato solo la rabbia e l'odio ora dovevo crearmi delle zanne affilate, per placare questa sete di vendetta.Dovevo entrare in azione,mi avrebbero tolto la mia piccola Anna,il mio corpo era spinto da spasmi atroci,mi sentivo come un tossico in astinenza.
La sera dopo mi decisi che era il tempo,non fu difficile trovare il primario di Anna,viveva solo in una villetta isolata.
Lo trovaro dopo tre giorni nel parco nazionale del gran sasso,la polizia disse che non avevano mai visto una cosa del genere, l'uomo era praticamente irriconoscibile.
Da quel giorno non riuscivo più a guardarmi allo specchio,pensavo e ripensavo a quella sera,la cosa che mi fa più paura è che quei pensieri mi procurano gioia, si ho gioito a fare a pezzi quell'uomo.
I lupi attaccano le loro prede per poter soppravivere, io invece lo faccio per nutrire la rabbia che ogni giorno cresce dentro di me, pretendendo sempre più sangue.