mercoledì 14 gennaio 2009

ULTIME NOTE A NEW ORLEANS




Mi chiamo Louis e oggi suonerò per l'ultima volta alla casa del jazz di New Orleans,mi hanno detto che la mia musica non è all’altezza del locale e quindi mi hanno dato il benservito.

Questa gente non la capirò mai, prima mi hanno detto di aggiungere qualcosa alla mia musica ,per renderla unica nel suo genere e poi mi scaricano cosi.

Io però sono contento di aver seguito il loro consiglio ,l’aver aggiunto quel particolare ai miei brani me li fa sentire veramente unici,sono un italo-americano i miei genitori sono siciliani, come non potevo aggiungere qualcosa che portasse il calore della mia terra d’origine.

Ma adesso non devo perdere molto tempo,devo preparare la serata cercherò di renderla indimenticabile, dopo oggi tutti si ricorderanno di louis e la New Orleans Gang poi vedremo che si farà,non posso farmi vedere triste i ragazzi hanno bisogno di me,la serata sarà un sucessone !

Mike il pianista della band si avvicina e mi chiede con che brano iniziamo la serata,ci penso un po’ di solito partiamo con “just a gigolo” ma stavolta voglio iniziare con un nuovo brano e quindi gli dico “Mike oggi non sarà la nostra fine oggi si aprirà un nuovo capitolo ,partiamo con Angelina e poi continuiamo con sing ,sing” Mike mi sorride e mi dice “ li portiamo in cielo stasera!”

Scrissi Angelina 4 mesi fa ,quando conobbi la donna che poi diventò la mia seconda moglie,lo ricordo benissimo ,lei era li a sorseggiare il suo drink vicino al bancone del bar, un suo semplice sorriso mi diede i brividi ,dopo il concerto le andai incontro ,mi avvicinai e le dissi che il suo sorriso mi aveva distratto e che quindi per farsi perdonare doveva concedermi un’ appuntamento.

Iniziammo a vederci quasi tutti i giorni,io non sono un tipo che ha molta pazienza e dopo solo un mese le chiesi di sposarmi, lei sorrise e per prendere tempo mi disse che avrei dovuto scriverle una canzone e che forse dopo mi avrebbe potuto dire di si.

Non persi tempo ,mi bastarono due giorni, misi giù il testo e con i ragazzi iniziai a provare il brano,dopo un mese invitai Angelina ad una delle nostre prove e li gli feci ascoltare la canzone che avevo scritto per lei,poi naturalmente le rifeci la proposta e stavolta lei disse di si.

Non ho mai cantato questa canzone in pubblico ,quindi oggi sarà il suo debutto e Angelina come al solito sarà seduta al bancone a farmi venire i brividi.

Mike mi fa notare che è ora e che dobbiamo salire sul palco,tutto è pronto e inizia la nostra performance in questo locale storico di New Orleans ,un giorno ci ritornerò da jazzista affermato e tutti faranno la fila per potermi ascoltare,ora però so solo che sarà la fine.

Tony parte con la batteria ed io inizio a cantare,mike al pianoforte ammicca alla ragazza che vende le sigarette come solo lui sa fare, e io canto con i brividi guardando il bancone del bar.

“ Ti voglio bene
Angelina I adore you
E vol-glio be-ne
Angelina I live for you


E un pas-sio-ne
You have set my heart on fire
But Angelina
Never listens to my song”

Il pubblico inizia ad applaudire e una coppia in seconda fila inizia a ballare ,noi siamo carichi le dite volano sugli strumenti,la musica è olio scivola nell’aria è tutto perfetto e io continuo a cantare

“C'e' la luna mezza 'o mare
Mamma mia m'ho maritari
Figlia mia a cu t' ho dare
Mamma mia pensaci tu”

Per noi è l’ultima sera ma e come se fosse l’inizio e non la fine,dentro di me qualcosa mi dice di esagerare e di lasciare tutti a bocca aperta ,scendo dal palco con la tromba e inizio a suonare seduto sui tavoli dei clienti,il titolare mi guarda male,ma non mi importa ora si fa a modo mio.

Arrivo al bancone del bar dove concludo il pezzo e senza prender pause o dire nulla do un bacio lunghissimo alla mia Angelina ,lei mi da una carezza sul viso, io bevo un bicchierino che era sopra al bancone e risalgo sul palco e continuo il concerto.

La serata si conclude verso le 23.30 ,siamo esausti abbiamo suonato per ben due 2 ore e mezza di fila senza pause,sto scendendo dal palco quando noto una persona che cammina verso di me,mi da il suo biglietto da visita e mi dice”A New York la tua musica piacerebbe,quindi chiamami appena puoi “

Mi infilo in tasca il biglietto e senza dire nulla vado verso il bancone,questa notte basta musica ,ora c’è solo Angelina.

6 commenti:

  1. Bella è proprio carina e romantica, fa molto anni 50! :) poi l'immagine è perfetta a suggerire e ricordare i temi e l'epoca che volevi far trasparire! ;) Mi sono immaginato tutto e chissà perchè mentre immaginavo vedevo in bianco e nero! hehehe

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  2. io ho scritto questo breve racconto ascoltando la musica di louis,te la consiglio è un grande nel suo genere

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  3. ottimo, infatti ascoltando musica io anche mi sento più ispirato a scrivere! ;) Giorgio però devi cambiare il titolo del mio blog sul tuo elendo amici, non sono più la Torre d'Avorio ma Vanity Bear ;) ciauu

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  4. Be Giorgio mi sembra che l'atmosfera l'hai presa in pieno, d'accordo con Fabio.....

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  5. Gran bella storiella, calda e romantica. Ben fatto.

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  6. Bella. Complimenti davvero. Non è il mio genere, ma devo dire che l'ho apprezzata sul serio.

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